Domenica 22.09.2024  ore 19:00 
@Atelier Montez
(ingresso gratuito)

Testo: Alexandru Ivănoiu
Regia: Alin Uberti
Scenografia e Video Design: Cosmin Stancu
Cast: Maria Moroșan, Vlad Pânzaru, Bogdan Iancu
Durata: Circa 1h30
Lingua: Sottotitolato in Inglese, Rumeno e Italiano

Subito dopo la rivoluzione del 1989, molti rumeni decisero di non aspettare per vedere cosa sarebbe successo al loro paese. Avevano bisogno di distanza. Così si sradicarono e si stabilirono in altri paesi che promettevano più delle assenze dell’ultimo decennio comunista: l’assenza di cibo, l’assenza di calore, l’assenza di libertà. Ora, 35 anni dopo, le condizioni di vita sono migliorate, ma l’assenza è quella dei corpi che non sono ancora tornati. Mandano soldi a casa, votano e ci chiamano, ma i loro corpi sono introvabili nella Romania contemporanea. Questo spettacolo è un’esperienza partecipativa che racconta la storia di questi corpi, delle loro ricerche, delle gioie, dei dolori e della loro assenza. È una storia che non può essere raccontata senza la presenza di questi corpi sul palco. Una storia di una parola impossibile da tradurre che i rumeni non possono dimenticare. Una storia su tutto ciò che non possiamo dimenticare.


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Cofinanziato dall’Istituto Culturale Rumeno, tramite il Programma Cantemir – programma di finanziamento per progetti culturali destinati all’ambiente internazionale.